La Cambogia e la legge della strada, chi paga?

La Cambogia e la legge della strada, chi paga?

Chiunque abbia visitato la Cambogia, la prima volta sarà sicuramente rimasto colpito dal traffico. Non tanto per la sua caoticità, lontana da quella che regna per esempio a Saigon, ma per l’apparente mancanza di regole e per il fatto che sulle motorette viene trasportato letteralmente di tutto. In realtà le regole ci sono, il governo cambogiano è anzi ultimamente molto attivo nella promulgazione di nuove leggi, che riguardano proprio le strade del paese, ma sullo sfondo si delinea qualche ombra.

codice strada cambogia 3 tuttocambogiaGli incidenti stradali sono la prima causa di morte in Cambogia, nel 2013 sulle strade cambogiane sono morte quasi duemila persone, dato al rialzo per il 2014. La mortalità su strada è più letale di malaria, mine, dengue e HIV messi insieme, un vero flagello. All’inizio del 2015 il re ha firmato il nuovo codice della strada elaborato dal parlamento, dopo ben otto anni di campagne legate alla sensibilizzazione verso i pericoli della strada. Decisamente un passo importante per la sicurezza del popolo cambogiano.

Secondo le nuove leggi, il limite di passeggeri per motociclo è stato fissato a due adulti ed un bambino, tutti le persone sopra i tre anni devono inoltre indossare un casco e per chi guida qualunque tipo di veicolo in stato di ebbrezza sono previste multe fino a 1000$. Ora il governo ha deciso di passare alla tappa successiva, ponendo l’attenzione verso lo stato delle strade del paese. In particolare sembra stiano per essere presi di mira i veicoli troppo carichi, secondo le autorità responsabili del deterioramento del manto stradale.

Fino a qui sembrerebbe tutto buono e giusto, eppure insieme ad un miglioramento della qualità della vita in Cambogia si intravedono nella questione dei forti interessi economici. Come modello per la nuova legislazione sui carichi dei veicoli verranno  prese due tra le più ricche provincie del paese: Siem Reap e Kampong Speu, dove l’agricoltura ha un notevole impatto economico e commerciale. Forse l’interesse alle sorti del manto stradale è da ricercare più nel business che nella preoccupazione per la sicurezza del popolo cambogiano.

Certo, un miglioramento della viabilità sarebbe di vantaggio per tutti ma colpire i mezzi sovraccarichi significa anche colpire l’economia di una parte della popolazione, soprattutto agricola. Diminuire i carichi significherebbe aumentare i viaggi, con relativo aumento dei costi. Significativo poi il silenzio sul fatto che le strade in Cambogia siano costruite con materiale scadente per risparmiare, senza inoltre rispettare gli standard previsti. Il rischio è che ancora una volta a pagare le spese della modernizzazione siano i più poveri.

codice strada cambogia 2 tuttocambogiaTornando al nuovo codice di cui sopra, basta osservare una qualunque strada cambogiana per capire come da gennaio ad oggi non sia cambiato nulla. La motoretta continua ad essere l’unico mezzo di trasporto che le famiglie meno ricche hanno a disposizione, mentre i SUV e le grosse auto continuano a dettare legge incuranti di tutto e tutti. Il non rispetto delle leggi da parte dei più ricchi e potenti è in Cambogia un vero problema sociale. Per contro la polizia continua a non far rispettare le leggi, davvero nulla sembra essere cambiato.

Obbligare le persone ad indossare un casco è giusto, come sono giuste le campagne di sensibilizzazione ancora in corso, tra cui la raccolta di fondi per comprare caschi alle persone più povere. Tuttavia anche in questo campo la Cambogia sembra andare a due velocità, con i meno agiati obbligati a rispettare le regole di un mondo che viaggia ad un altro passo, mentre i ricchi e potenti restano impuniti. Fino a quando non verrà risolto il problema della corruzione è difficile che in Cambogia qualunque legge possa avere effetto.

Il rischio è che sulle strade cambogiane corra sempre più il divario sociale.

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