La cerimonia dell’aratura reale, un antico rito contadino

La cerimonia dell’aratura reale, un antico rito contadino

Su TuttoCambogia abbiamo già affrontato diverse cerimonie tradizionali khmer, spesso legato al mondo agricolo ed al ciclo delle stagioni, aspetti fondamentali per la vita di ogni giorno del popolo cambogiano. La ricorrenza che vediamo oggi assume un’importanza particolare in quanto si tratta dell’evento che segna l’inizio della coltivazione del riso, vale a dire la cerimonia dell’aratura reale che potrete trovare trascritta dal khmer come Chat Preah Nengkal, Preah Reach Pithi Chrot o in diversi altri modi. Questa cerimonia è importante anche per via delle previsioni sui raccolti ad essa collegate.

Come il nome lascia intuire, la cerimonia dell’aratura reale è presieduta dallo stesso sovrano, che può tuttavia delegare delle alte personalità a presenziare in sua vece, il che significa che durante il Chat Preah Nengkal si possono anche intravedere eventuali mutamenti negli equilibri politici del paese; in passato la cerimonia è stata celebrata anche dal primo ministro Hun Sen. Durante questa giornata, inoltre, il re ha il potere di conferire particolari onorificenze a persone di alto rango, ma l’aspetto più interessante della cerimonia resta comunque quello maggiormente legato al suo significato per il mondo contadino.

L’aratura reale si svolge solitamente in maggio e, come abbiamo detto, rappresenta l’inizio della semina del riso, con il re che diventa il primo seminatore del paese simboleggiando l’avvicinamento della famiglia reale al popolo khmer. Il luogo dove si svolge la cerimonia è l’area di fronte al Museo Nazionale, molto vicina al Palazzo Reale di Phnom Penh. Qui il re guida un aratro al quale sono attaccati due buoi dando inizio alla semina del riso, l’alimento più importante della Cambogia e di tutto il sudest asiatico. La sua importanza è tale che cerimonie dello stesso tipo vengono praticate anche in Thailandia e Birmania.

aratura reale tuttocambogia 1Elemento comune a questi paesi è l’influenza culturale proveniente dall’India, così come il ruolo che hanno i brahmini nello svolgimento della celebrazione. Se da un lato sono loro che materialmente gettano i semi nel solco lasciato dai buoi, dall’altro sono sempre loro che sovrintendono ad un aspetto fondamentale del Chat Preah Nengkal, ossia quello divinatorio. Ancora oggi, i contadini cambogiani aspettano infatti questa giornata per sapere come saranno i raccolti futuri e quale tempo dovranno aspettarsi. Questa importante previsione è affidata alla coppia di buoi, una volta tirato il loro aratro.

Finita la semina, infatti, i due animali vengono posti di fronte a sette vassoi dorati contenenti alimenti quali riso, granoturco, fagioli, semi di sesamo, erba appena tagliata, acqua e whisky di riso. In base a cosa i buoi decidono di mangiare i bhramini traggono le loro previsioni sui raccolti futuri: se i buoi scelgono i semi, il granoturco, il riso oppure i fagioli significa che ci sarà un buon raccolto, ma se invece preferiscono l’erba le malattie si diffonderanno tra il bestiame, se bevono l’acqua bisognerà attendersi pesanti inondazioni mentre se la loro scelta cadrà sul whisky allora il crimine si diffonderà nel paese.

La festa dell’aratura reale oltre alla cerimonia prevede una processione, dei momenti di preghiera per avere piogge adeguate e manifestazioni dedicate all’agricoltura dove si espongono prodotti agricoli, cibi provenienti dalle foreste ed anche alimenti biologici. Si tratta quindi di un’occasione importante anche dal punto di vista dell’industria agro-alimentare, senza dimenticare il suo essere richiamo per i turisti che possono godere della vista dei colorati costumi tipici khmer, avvicinandosi un po’ di più all’anima del popolo cambogiano, un’anima che ha le sue radici in tempi e luoghi molto lontani.

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