
Come viaggiare in Cambogia nonostante la pandemia
Quasi risparmiata dalla prima ondata della pandemia da Covid-19, la Cambogia vive ora un momento difficile, se da un lato il paese tenta di riaprirsi progressivamente al turismo, dall’altro i casi di infezione sono in aumento.
La difficoltà di fronte a cui si trovano le autorità risiedono nell’economia di sussistenza di parte della popolazione, ad esempio i venditori di strada, nell’impossibilità di far rispettare il distanziamento sociale in una città affollata come Phnom Penh e dal pericolo che la chiusura dei negozi porti ad un forte aumento dei prezzi, rischiando di dare fuoco ad una vera e propria polveriera sociale.
La situazione dei vaccini Covid-19 in Cambogia
Per quanto riguarda le vaccinazioni, la Cambogia è tra i paesi con i migliori risultati del sud est asiatico, tanto da essere seconda solo a Singapore tra i membri ASEAN. Le autorità hanno dichiarato che saranno raggiunte entro agosto 2021 venti milioni di dosi di vaccini Sinopharm and Sinovac, mentre fondi australiani e statunitensi permetteranno l’acquisto di Astrazeneca. Dati recenti indicano che il 18% degli oltre sedici milioni di cambogiani ha ricevuto due dosi di vaccino, mentre un quarto della popolazione ha per il momento ricevuto una singola dose; obiettivo del governo dieci milioni di completamente vaccinati.
Ciò nonostante, per chi voglia visitare il paese le frontiere non sono chiuse, ad eccezione di quelle di terra con i confinanti Laos, Thailandia e Vietnam tramite le quali si può uscire dalla Cambogia ma non entrare. Dallo scorso 30 marzo 2020 sono stati sospesi i visti all’arrivo e le richieste di visti on line, inoltre al momento in cui si chiede il visto in ambasciata, è necessario indicare il motivo del viaggio, che verrà poi valutato ai fini del rilascio del visto.
Le autorità competenti hanno poi stabilito una serie di norme, abbastanza complesse, a cui devono attenersi coloro che intendono entrare e soggiornare in Cambogia durante queto periodo di pandemia.
I voli aerei per la Cambogia durante la pandemia
Come facile immaginare i voli diretti da e per la Cambogia sono stati sospesi per la maggior parte delle destinazioni internazionali. L’aeroporto di Phnom Penh è infatti raggiungibile da Cina, Taiwan e Corea del sud, mentre sono stati del tutto bloccati i voli con Indonesia, Malesia e Filippine. Caso particolare quello dell’India, paese con cui le autorità cambogiane hanno tentato di ristabilire dei contatti aerei fermando però il progetto a seguito di un aumento dei casi di Covid-19 in entrambi i paesi.
La situazione è soggetta a nuove normative anche improvvise, consulta gli organi ufficiali per avere gli aggiornamenti più recenti sull’evoluzione dei voli aerei durante la pandemia di Covid-19.
Come entrare in Cambogia con la pandemia di Covid-19
Per entrare nel paese è necessario avere un certificato medico, rilasciato entro le settantadue ore precedenti, a certificazione di non essere contagiati da Covid-19 ed aver sottoscritto una polizza sanitaria con Forte Insurance, assicurazione indicata dal governo cambogiano, con un massimale minimo di 50 mila dollari.
Una volta arrivato in Cambogia sarai sottoposto a test e se negativo dovrai restare in quarantena per 14 giorni, con la ripetizione del test il penultimo giorno della quarantena presso le strutte di Phnom Penh Khmer-Soviet Friendship Hospital oppure Chak Angre Clinic.
Quindi andiamo a riepilogare cosa serve:
- Munirsi di visto prima dell’arrivo in Cambogia, per l’Italia l’ambasciata competente è quella di Parigi;
- Certificazione negatività al Covid-19 rilasciata entro le 72h antecedenti il viaggio – Test PCR;
- Polizza assicurativa Forte Insurance, massimale minimo 50 mila dollari (costo 90$ per 20 giorni);
- Quarantena 14 giorni una volta arrivato.
Finito? No! Le autorità cambogiano hanno anche stabilito per coloro che entrano nel paese, il deposito cauzionale di 2 mila dollari, a copertura delle spese sanitarie e di altre eventuali spese legate al Covid-19. Il deposito deve essere fatto presso una banca cambogiana designata non appena arrivati in aeroporto.
Sono esclusi dal deposito i cittadini cambogiani, chi viaggi con visto A, B o K ed i viaggiatori business dotati di certificato VAPGI, una sorta di lettera d’invito che si fa carico anche della copertura costi. Il deposito verrà restituito al momento di lasciare il paese, una volta detratte le spese sostenute.
Vediamo meglio le spese:
- 5$ trasporto dall’aeroporto al centro di attesa esito test;
- 100$ test Covid-19 all’arrivo;
- 30$ pernottamento in attesa test in hotel o presso il centro di attesa;
- 30$ tre pasti al giorno in attesa dell’esito test;
- 84$ costo giornaliero (pasti inclusi) della quarantena presso le strutture governative, tuttavia è possibile chiedere di trascorrere la quarantena presso un hotel ufficialmente approvato;
- 100$ test di verifica a fine quarantena;
- 225$ costo giornaliero in struttura sanitaria nel caso di positività al test, comprensivo di stanza, trattamento medico, pasti e lavanderia.
Ovviamente i costi indicati potrebbero essere soggetti a variazioni, verifica con le autorità competenti.
Dopo la quarantena in Cambogia
Una volta finita la quarantena sarai libero di viaggiare per la Cambogia, tenendo presente che le autorità hanno predisposto per questo periodo di pandemia un sistema di zone con restrizioni a seconda del colore: rosso, arancione e giallo. Le autorità locali hanno il potere di intervenire con ulteriori limitazioni a seconda della situazione, spesso dando agli abitanti un preavviso davvero minimo.
In tutto il paese il numero massimo di persone che possono radunarsi è quindici e molte tipologie di locali sono chiuse, ad esempio teatri, cinema e centri massaggi. La mascherina non è obbligatoria all’aperto ma è consigliata nel caso ci siano altre persone.
Tra le strutture ricettive molte hanno chiuso, mentre per quelle aperte si consiglia di informarsi sulle restrizioni in atto nella zona. Informarsi sulle limitazioni locali o della struttura stessa è molto importante, in quanto le sanzioni per chi viola le misure contro il Covid-19 sono severissime, al punto di arrivare ad infliggere fino a venti anni di carcere e multe fino a 5 mila dollari.
Il coprifuoco è presente nelle zone rosse, ricordando il potere decisionale delle autorità locali. Nella maggior parte dei locali al chiuso sarai obbligato ad indossare la mascherina, rispettare la distanza sociale ed utilizzare il QR code dell’applicazione Stop COVID.
Qui altri link utiliper avere le info agiornate sulla pandemi ain Cambogia:
- Pagina Cambogia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità;
- Pagina Cambogia del sito Viaggiare sicuri;
- Sito del Ministero della salute della Cambogia;
- Qui invece quello degli affari esteri, che si occupa delle restrizioni per l’ingresso nel paese
- Sito dell’assicurazione Forte Insurance;
- Una associazione che monitora le diverse zone di restrizione in cui è divisa la Cambogia.
Il governo cambogiano ritiene di poter aprire completamente il paese al turismo nel quarto quadrimestre del 2021, noi restiamo in attesa di poter tornare ad ammirare le meraviglie della Cambogia.
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