
Pursat, la città del marmo e del legno
Probabilmente tra coloro che divorano pagine web – tra cui speriamo TuttoCambogia – attendendo febbrilmente la data della partenza, Pursat non è molto gettonata. Il nome di questa cittadina, capitale della quarta provincia cambogiana per estensione, non dice infatti nulla ai più, eppure è un luogo che potrebbe riservare delle piacevoli sorprese. Se non è meta turistica, Pursat è di certo meta di passaggio visto il suo trovarsi nel sudovest della Cambogia lungo la strada che da Phnom Penh porta a Battambang, confinando con la Thailandia, i Monti Cardamomi ed il lago Tonlé Sap.
Proprio la posizione rappresenta uno dei punti di forza di Pursat, sebbene storicamente questo abbia significato finire al centro di praticamente ogni conflitto con la Thailandia. Da Pursat si può raggiungere la capitale in 4 ore e Battambang in meno di 2, si può provare l’avventura di attraversare i Cardamomi per giungere a Koh Kong oppure visitare i villaggi galleggianti del Tonlé Sap, meno famosi rispetto a quelli raggiungibili da Siem Reap, come Kampong Phluk e Kampong Khleang. Insomma, una sosta a Pursat è un’idea più interessante di quanto si pensi.
Dal punto di vista economico la provincia di Pursat è abbastanza diversificata, come i suoi ambienti naturali. Se procedendo verso il Tonlé Sap abbiamo una sussistenza legata alla pesca, nella direzione opposta ossia avvicinandoci ai Cardamoni troviamo un diverso genere di attività, più legato ai prodotti della foresta tra cui due che hanno reso celebre Pursat: il marmo, vero elemento distintivo di questa capitale provinciale, proveniente dai Monti Cardamoni ed il pregiato legno di Agar che, purtroppo, è connesso a numerose attività illecite di di taglio e contrabbando.
Una recente notizia che potrebbe cambiare le sorti di Pursat è legata alla ferrovia cambogiana. La compagnia Royal Railway. Ossia l’ente che gestisce le ferrovie, ha stupito tutti rimettendo in sesto, dopo molti anni di abbandono, la rete ferroviaria. Da aprile è stata infatti ripristinata la tratta Phnom Penh – Sihanoukville, con ottimi risultati. In sei mesi il tempo di percorrenza è passato da sette a quattro ore. La Royal Railways ha anche annunciato il prossimo ripristino della tratta Phnom Penh – Poipet, passante proprio per Pursat dove la stazione in stile coloniale attende di tornare a nuova vita.
Cosa vedere a Pursat?
Nonostante la sua fama di meta trascurabile, Pursat ha diverse attrazioni interessanti:
Villaggi galleggianti: Procedendo in direzione di Kampong Chhnang, nei pressi della cittadina di Krakor si può raggiungere il più famoso villaggio galleggiante della zona: Kampong Luong. Ci sono diversi altri villaggi galleggianti più piccoli ma arrivarci risulta essere più difficoltoso.
Leach Village: Questo villaggio dista circa 30km da Pursat ed è molto frequentato dai pochi turisti che si fermano nella zona. Situtato nei pressi dei Monti Cardamomi, il villaggio di Leach offre la possibilità di conoscere la vita rurale cambogiana e la lavorazione del legno di sandalo.
O’da Rapids: Un altro luogo che vi immergerà nella vita di campagna cambogiana, molto amato dagli abitanti locali per fare il bagno oppure un pic nic. Si trova a 52km da Pursat ed è ora raggiungibile grazie ai taglialegna khmer e thai che hanno aperto una strada nella foresta.
Phnom Ba Klas: A 20km da Pursat si trova invece questa collina, molto interessante per i panorami che offre sul territorio circostante. La zona è ricca di alberi da frutto ed è presente anche una vecchia pagoda quasi in rovina, ma molto venerata dagli abitanti locali, ricca di statue e sculture.
Wat Preh Sdey: Questo tempio sulla riva sud del fiume Pursat è tra le principali attrazioni della zona, venendo inserito in ogni tour locale. Vi si arriva con un bella strada che costeggia il fiume e nei suoi pressi vi è una spiaggia di sabbia bianca ideale per il relax del fine settimana.
Neak Ta Khleang Moeang: Distante circa 6km da Pursat, questo luogo è profondamente legato alla memoria storica cambogiana. Il monumento ricorda infatti Khleang Moeang che, secondo la leggenda, avrebbe guidato nel XVI secolo un esercito di spiriti contro le occupanti armate siamesi.
Scenic drive to Wat Bpahk-Dtrow: Questo tempio, distante circa 14km dalla capitale provinciale, è un altro luogo molto amato dai locali per trascorrervi i giorni di festa. La strada per raggiungerlo è particolarmente interessante in quanto corre tra campi coltivati a cui seguono colline e foreste.
River Bank Park: Situato nella periferia di Pursat questo parco cittadino si affaccia sulle rive del fiume omonimo. Venne distrutto al tempo del regime di Pol Pot, per essere poi ricostruito e rinominato 14 gennaio, data della liberazione di Phnom Penh dal regime dei khmer rossi nel 1979.
Koh Sampov Meas: Questo è un altro parco non lontano dal centro della città (circa 1km a nord). Si trova su di un’isola in mezzo al fiume Pursat, esattamente davanti all’ospedale cittadino. Al momento dovrebbe essere in corso la promozione a parco turistico di livello provinciale.
Pursat New Market: Sempre nei pressi si trova questo importante mercato che vende veramente di tutto. Qui potrete fare una passeggiata lungo le rive del fiume e comprare tutto quello che vi serve, dagli alimentari alla gioielleria fino a prodotti elettronici. Da non perdere le famose arance locali.
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